1. |
Blu
05:39
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Cos'hai fatto al cielo che ha il tuo stesso viso
e cosa al sole che oggi ha il tuo sguardo
al ruscello che ha il tuo passo; la cascata, i capelli?
Eppure sono gli stessi di ieri, dicono
eppure sono gli stessi di ieri, giurano
Cos'hai fatto ai miei occhi che ogni cosa ti somiglia
e cosa alle emozioni che scriverle è banale
cos'hai fatto al destino in cui adesso vorrei credere?
Forse è proprio lui che sta ridendo
forse è proprio lui che sta sognando
Cos'hai fatto al mondo che solo ieri era un altro
e cosa al tempo che mi sento così vecchio
cos'hai fatto al mio cuore che mi sento così piccolo?
Eppure lo specchio giura che sono io, che sono io
Cos'hai fatto ai pensieri che non li so più cambiare
e cosa alla ragione che non la so più trovare
cos'hai fatto ai sogni che non mi vorrei più svegliare?
Forse son proprio loro che stan chiamando
forse son proprio loro che stanno urlando
Cos'hai fatto alla distanza che la sento ingigantire
e cosa ai treni che farei solo per tornare
cos'hai fatto al pianto che lo confondo col riso?
Eppure giurerei d'esser stato in paradiso
eppure giurerei d'aver visto il paradiso
Cos'hai fatto al mondo che solo ieri era un altro
e cosa al tempo che mi sento così vecchio
cos'hai fatto al mio cuore che mi sento così piccolo?
Eppure lo specchio giura che sono io, che sono io
Cos'hai fatto non lo so ma torna a farlo ogni giorno, blu
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2. |
Strabico Cupido
06:32
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Fragile da portarti in mano
per non romperti i pensieri
per lasciarti qualche dubbio
con la spada alzata danzi
e ferisci le parole
che mi cadono a pezzetti
frutto proibito agli occhi
tu che metti e non lo sai
le parentesi al tempo
Adesso guardarti è un coltello
che vola l'aria dai tuoi occhi
e incontrandoli affonda
fra la gioia e il dolore
appena di fianco al cuore
sei qui e un universo lontana
solo un sibilo incolmabile
un nulla al telescopio
della mia aspirazione
Tu, strabico Cupido, dove lanci le tue frecce?
Mi hai colpito per sbaglio o hai mancato lei?
Levamela dal petto ma senza premura
che possa ancora vederla giostrare
Ed è polvere dell'Olimpo
persa lungo il tuo cammino
la cometa di capelli
e lieve corre l'infinito
torna a sciogliere la poesia
e leva il sasso dal mio ventre
tu agiti gli oceani e non lo sai
le notti e i cuscini
e non so più tornare
Tu, strabico Cupido, dove lanci le tue frecce?
Mi hai colpito per sbaglio o hai mancato lei?
Levamela dal petto ma senza premura
che possa ancora vederla giostrare
che possa ancora sentire sgorgare l'essenza
restando trafitto a curar la ferita
tu, strabico Cupido!
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3. |
Canzone in francese
03:54
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Vorrei cantare una canzone in francese
e ritornare su un'auto che corre piano
verso un mare che è solo un modo di dire
fra colline ondeggianti come su seni nell'amore
sotto un ponte con la neve a bivaccare
io, tu e Brassens, due chitarre e Principessa
tutti e quattro con qualcosa da scaldare
qualche cosa da scordare, forse un posto per restare
un posto ancora da cercare oltre la bottiglia vuota
che sa di Francia come quando su una moto
nella notte silenziosa cantavamo per Paris
Ci fermiamo in questo bar per riposare
il juke-box suona quattro note sconosciute
al tavolino due ragazze a canticchiare
le ragazze san cantare, le ragazze che puoi amare
e ripartiamo ma i gendarmi san fermare
ti sanno dire se puoi andare o rimanere
ti fan capire che potresti anche passare
una notte a loro spese, una notte a quel paese
ma la notte noi la conosciamo bene
e quante volte siam rimasti ad ascoltare
tutto quello che ha da dire, a dirle di non più finire
E per finire, perché il vino sta finendo
fortuna che di sigarette ne ho ancora
vorrei tornare un giorno dentro quel solaio
con la mia chitarra triste e cantare una canzone
vorrei cantare una canzone in francese
perché qui tanto non capiscon l'italiano
non capiscon quello che gli sto dicendo
non capiscon che li amo, che per loro sto piangendo
piango al ricordo di una notte in compagnia
una notte che sia mia, una notte che sia tua
un qualcosa che sia mio, io e te soli insieme a Dio
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4. |
Una notte o per sempre
06:20
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Toccami una carezza su questo petto tremante
e posami un sorriso su questo viso d'inverno
prestami i tuoi pensieri più segreti
ai giorni e al tempo ladro, rubati
Portami nei tuoi occhi come nel cielo la luna
che cresce e poi partorisce
stelle e stelle e stelle come navi
salpate per portarti lontano
Coglimi questi baci ormai di tarda stagione
e afferra questo sguardo stanco di bucare il vuoto
rendimi i desideri che ho scordato
ai sogni e alla vita vera, rapiti
Toglimi le parole che ho conservato in gola
che aspettano la tua voce
anni e anni e anni come notti
salpate sul tuo viso, lontano
E poi se vorrai svegliami o lasciami ancora dormire
e poi se ti va stringimi
o appoggiami un addio sulla fronte
una notte o per sempre, lontano
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5. |
Abiterò su di te
07:03
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Abiterò sopra di te, mia Utopia
perché l'aria sarà dolce e nuova la stagione
mai più avrò freddo al contatto della tua pelle
né caldo nell'ombra bruna dei tuoi folti capelli
mi affaccerò ogni alba alla riva dei tuoi occhi
per nuotare il mattino nel fondo dello sguardo
Sguardo di luce che prende e conduce ver dov'è vera primavera
occhi di abisso, pensiero mio fisso, mi aspetterai tornare i mari che io navigai?
Mi nutrirò delle parole appese alle tue labbra
e berrò le tue amarezze prima che siano lacrime
poi ozierò i pomeriggi sulle spiagge del tuo corpo
e scoprirò il rifugio dov'è il forziere del tuo cuore
Cuore, per gioco tu avvampi di fuoco, maestosa estasi d'estate
corpo di brace, pensiero più audace, mi brucerai i ricordi delle terre che abbandonai?
Camminerò fra nord e sud il paradiso
ne correrò le lunghe gambe, ansimerò sui fianchi
e salirò i tuoi seni per scenderli a capriole
fino a giacere lieto e stanco nella conca del tuo ventre
la sera ascolterò sulla soglia del desiderio
ogni vento che porta l'eco del tuo nome
Nome di stella, mia sposa gemella, mia autunnale aurora australe
eco di luna, estrema fortuna, mi recherai risposte all'ideale cui aspirai?
Ti veglierò nella notte dalla curva del tuo collo
respirerò i sospiri del tuo sonno, poi anch'io
un poco dormirò e sognerò di abitare su di te
perché non c'è altro luogo dove io possa riposare
Occhi di stella, invernale novella di tersi spazi fra solstizi
cuore di luna, eccelsa fortuna, mi travierai o troverò le Indie che immaginai?
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